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Un Bellini, s’il vous plaît!“Ombra adorata, aspetta”. Vocalità e ruolo en travesti nel melodramma italiano di primo Ottocento


Conversazione con Daniele Carnini (Fondazione Rossini di Pesaro) Coordinano Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara

 

Martina Scuto soprano | Roberta Celano mezzosoprano | Emanuele Schinocca pianoforte

Vincenzo Bellini (1801-1835)“Se Romeo t’uccise un figlio” da I Capuleti e i Montecchi

 

Nicola Vaccaj (1790 – 1848)“Ah! Se tu dormi, svegliati” da Giulietta e Romeo

Vincenzo Bellini“Tu sola, o mia Giulietta - Deh! tu, bell’anima” da I Capuleti e i Montecchi“O tu mia sola speme - Ah! crudel! che mai facesti” da I Capuleti e i Montecchi

 


In un’epoca che vedeva l’affermazione della nuova tipologia vocale del tenore ro- mantico, con I Capuleti e i Montecchi Bellini guardò retrospettivamente a una vocalità di stampo settecentesco, affidando il ruolo di Romeo al registro del mez- zosoprano (en travesti). Condizionata dalla fortuna di Giulietta e Romeo di Zingarelli (alla Scala nel 1796 con uno degli ultimi sopranisti, Girolamo Crescentini), questa scelta fu tuttavia associata alla conquista del maturo stile vocale belliniano e diede luogo a una delle figure maschili più intense e compiute della produzione del Catanese. In questo incontro ci si soffermerà sulla delineazione drammaturgica e vocale del personaggio di Romeo e si metteranno a confronto il finale dei Capuleti, dall’inedita fattura morfologica e dalla spoglia essenzialità, e quello ben più convenzionale di Giulietta e Romeo di Vaccaj.

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