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Un Bellini, s’il vous plaît! - “A te, o cara, amor talora”. Amore e follia nei Puritani di Bellini

Conversazione con Candida Billie Mantica (Università di Pavia-Cremona) Coordinano Maria Rosa De Luca e Graziella Seminara


Martina Scuto soprano | Giovanni Francesco Abbadessa tenore Emanuele Schinocca pianoforte


Vincenzo Bellini (1801-1835)

“A te o cara” da I Puritani

“Qui la voce sua soave” da I Puritani

“Vieni fra queste braccia” da I Puritani



Nei Puritani di Bellini i temi dell’amore e della follia s’intrecciano in modo magistrale, conferendo forza alla drammaturgia e creando una tensione emotiva che percorre l’intera partitura. Attraverso la storia di Elvira e Arturo, l’opera rappresenta l’amore come fonte di grande gioia ma anche di immenso dolore, e mostra come la follia possa emergere dal trauma e dalla perdita e risolversi nella comprensione. Bellini esplora entrambi i temi con grande raffinatezza e perizia, utilizzando melodie lunghe ed eleganti, nonché strutture drammatiche di ampio respiro, che gli consentono di esprimere queste emozioni e conquistare un indiscusso primato nel panorama musicale romantico. L’incontro offre l’occasione di discutere e ascoltare alcuni di questi momenti, come il duetto a “A te o cara”, che non solo incarna la bellezza del canto belliniano ma anche il dramma e la tensione emotiva che caratterizzano I Puritani.




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